Con il Decreto “Milleproroghe”, pubblicato in extremis a fine 2021 in Gazzetta Ufficiale, è stato prorogato al 30 GIUGNO 2022 l’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi che prevede di riportare sugli imballi, destinati al consumatore finale, le indicazioni necessarie per consentire ai cittadini di conferire e permettere di smaltire correttamente l’imballaggio a fine vita.

Si tratta di una sospensione parziale che permetterà agli operatori di settore di fruire di maggior tempo per adeguarsi alle nuove normative.

Il Decreto prevede inoltre che i prodotti, che alla data del 1 luglio 2022 risultino già immessi in commercio sebbene privi di etichettatura, potranno essere commercializzati fino a esaurimento scorte. Sempre il ‘Milleproroghe’ prevede che entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento il Ministero della Transizione Ecologica debba provvedere ad adottare, con decreto di natura non regolamentare, le linee guida tecniche per l’etichettatura.

Il governo concede insomma sei mesi in più, alle nostre imprese di packaging e al Ministero stesso, per sciogliere i dubbi interpretativi che ancora oggi accompagnano la lettura e applicazione della disciplina.

 

COSA PREVEDE L’OBBLIGO DI ETICHETTATURA AMBIENTALE DEGLI IMBALLAGGI?

L’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi prevede due diversi scenari a seconda della destinazione d’uso dell’imballo stesso:

1. se l’imballaggio è destinato al consumatore finale, i contenuti previsti per obbligo riguardano:

• la codifica alfanumerica identificativa del materiale come da Decisione 129/97/CE, e
• le informazioni per supportare il consumatore finale alla corretta raccolta differenziata dell’imballaggio (es. “Raccolta differenziata + Famiglia di materiale. Verifica le disposizioni del tuo Comune”).

2. se l’imballaggio è destinato al canale B2B, i contenuti previsti per obbligo riguardano unicamente la codifica alfanumerica identificativa del materiale come da Decisione 129/97/CE, mentre hanno carattere di volontarietà ulteriori informazioni aggiuntive sulla raccolta.

 

COME ADEGUARSI ALLA NORMATIVA?

Ricordiamo che gli aggiornamenti normativi entreranno comunque in vigore nel prossimo futuro ed eventuali mancati adeguamenti all’etichettatura degli imballaggi potrebbero comportare delle sanzioni per questo Isolconfort riporta già, in numerosi imballaggi, le opportune indicazioni di riciclabilità del materiale.

Per adeguarsi alla normativa è necessario che le informazioni vengano riportate nell’imballo nel suo complesso, per tanto, ci sono più possibilità percorribili:

1. Riportando su ciascun componente dell’imballo l’indicazione di come smaltirlo.
2. Attraverso l’apposizione di una grafica su almeno uno dei materiali da imballaggio con indicate le opportune informazioni sullo smaltimento di ciascun componente dell’imballo.
Ad esempio l’etichettatura ambientale del packaging di un prodotto imballato con degli angolari in polistirene, a sua volta contenuto in una scatola in cartone e poi ricoperto con film in polietilene, può essere stampata eternamente al cartone.
3. Mediante un’etichetta sul collo.
4. Inserendo l’etichettatura e quindi le informazioni sulle modalità di smaltimento dei componenti del packaging su un foglio di accompagnamento o  istruzioni di montaggio ed usoetichettatura-ambientale degli-imballaggi-1

Isolconfort opera secondo i criteri dell’ECONOMIA CIRCOLARE per questo è in prima linea per promuovere il riciclo del polistirolo da imballaggio

 

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